Partendo dalla capitale e attraversando le due grandi città Matadi e Boma, dopo 600 kilometri che richiedono un viaggio su jeep di una giornata e mezzo si arriva alla giungla di Bula. Un territorio ove vivono circa 20.000 persone divise nei villaggi.

Nella giungla la vegetazione è ricca di palme, bananeti, corsi d’acqua e piccoli campi che vengono coltivati a mais, arachidi, patate.
Gli alberi da frutto danno mango, noce di cocco, papaja, avocado, e il safù.

Il clima è suddiviso in due stagioni: periodo delle piogge e periodo della stagione secca. Durante quest’ultima le temperature possono scendere sino ai 15 gradi mentre nel caso della prima possono arrivare ai 30/32 gradi.

Gli animali più diffusi sono i ratti, i cinghiali, scimmie e i serpenti. Nei villaggi vengono allevate galline, capre, maiali, anatre, agnelli e qualche mucca.

La popolazione locale ha un temperamento gioioso di aggregazione e nei villaggi non vi sono lotte intestine.

La religione più diffusa è il cristianesimo, con un particolare amore per le festività che vengono celebrate con la massima partecipazione.

La popolazione può ricavare una reddita dai propri prodotti agricoli solo recandosi a piedi ogni giorno a Sioni, l’unica città più vicina, per vendere la merce ai mercati. I prodotti offerti sono principalmente l’olio di palma, la manioca, le patate e le banane.

Arte

Nella regione del basso Congo dove si trova la giungla di Bula, si incontrano produttori di sculture di personaggi seduti in contemplazione, di figure rappresentanti il tema spirituale della maternità, di antenati ricchi di ornamenti, di feticci ornati da elementi quali chiodi e lame infisse.