La difficile vita in Congo
La R.D. del Congo soffre del problema diffuso in quasi tutta l’Africa: nonostante le risorse interne la situazione economica è difficile, le estrazioni principali sono sotto le proprietà di compagnie straniere, mancano le infrastrutture per il miglioramento delle attività nel settore primario come agricoltura, pesca e allevamento che rimangono di tipo poco produttivo. Gli scambi commerciali principali riguardano il cacao, caffè, te, caucciù, zucchero, corteccia di china. Ad uso interno sono le produzioni alimentari maggiori date dalla manioca, le banane, le patate dolci, alcuni cereali come mais e miglio, e alcuni legumi. Essenzialmente non vi è mancanza di acqua grazie al fiume Congo (il più importante dell’intera Africa per la portata d’acqua), ma gli impianti di trasformazione in acqua potabile sono scarsi e non coprono le necessità della popolazione. La media della vita è di cinquanta anni. La mortalità infantile raggiunge il 20% ed è causata dalla malnutrizione e dalle malattie più diffuse che sono la malaria, il tifo, la dissenteria e l’AIDS (anche se in forma più contenuta rispetto ad altre nazioni africane).
Solo nella R.D. del Congo vi è l’attività di estrazione del COLTANO. Il Coltano è il principale componente delle nuove tecnologie. Quasi tutta la popolazione è impegnata nell’estrazione di questo minerale, dai bambini agli adulti agli anziani.
(Leggi il rapporto di Kofi A. Annan del 2002)